House CCII renovation

About the project.

Tipo: House, Renovation

Cliente: Privato

Localizzazione: Conco (VI) - Italy

Status: In Progress

Anno: 2019

Partner responsabile: Ricardo Lunardon

Team: William Zonta

Mi hanno chiesto: “Mi dai l’impressione che quasi ti costringi attraverso questi luoghi a fare delle riflessioni a scadenze fisse che altrimenti non faresti…”

È proprio così: in questo progetto di riqualificazione di un piccolo modulo abitativo in una contrada storica della Pedemontana veneta, un tipico modulo 5x5 della memoria storico-costruttiva delle genti venete contadine, in cui vale la pena ragionare sulla possibilità di creare una “killer app”, un modus operandi ripetibile per poter recuperare in un modo rispettoso del passato ma intrinsecamente moderno un “codice genetico della città crostacea” (Giancarlo De Carlo).

Attraverso il consolidamento dall’interno delle murature esistenti si preserva lo “scheletro storico esterno”, ripulendolo dalle matericità moderne e riportandolo alla purezza originaria della pietra dell’Altipiano di Asiago lavorata a spacco, per poter poi all’interno creare una vivibilità contemporanea degli spazi.

Le dimensioni ridotte della planimetria invitano a trattare l’abitazione come un camper, un caravan, dove anche il più piccolo angolo deve essere pensato e progettato, creando un arredamento su misura.

La sensazione del design interno parlerà di semplicità, sia dei materiali utilizzati, sia delle sensazioni che si vogliono trasmettere. Come insegna il collezionista d’arte Axel Vervoordt, lo spirito Wabi Sabi raccomanda la semplicità, l'umiltà, il rispetto e l'ammirazione per l'azione del tempo sulle cose, rifiutando il superfluo, l'artificiale e il perfetto per aderire all'essenziale, al naturale e all'imperfetto, a immagine della ceramica raku e dell'antica cerimonia del tè.

In questo caso l’acciaio ci aiuterà sia per i rinforzi strutturali e antisismici, sia per la creazione di solai dallo spessore ribassato, sia per la valorizzazione della copertura in legno originaria che dovrà essere mantenuta, creando un nuovo coperchio tecnico-funzionale che protegge l’intera struttura superiormente, isolandola termicamente.

L’impiantistica di riscaldamento/raffrescamento sarà ad aria, ad alimentazione elettrica, attraverso pannelli fotovoltaici predisposti in copertura sul nuovo manto in lamiera aggraffata.

Dove possibile gli impianti idraulico ed elettrici saranno sotto traccia, ma anche e possibilmente a vista, facendo risaltare gli elementi della macchina abitativa.

“Non si può sfuggire all’idea di recupero. Se uno è vero architetto usa quello che c’è, aggiunge con parsimonia in stretto rapporto con quello che c’è, si dedica a migliorare trasformando a ragion veduta. Sto parlando di modestia? Nemmeno per sogno: parlo dell’ambizione senza limiti di riuscire a progettare in accordo con gli arcani ritmi della natura” (Giancarlo De Carlo, Architettura e Libertà, 2000)