3° Incontro Mondiale sui Paesaggi Terrazzati Canale di Brenta

About the project.

Tipo: Organization, Graphic Design, Comunication, Coordinations

Cliente: ITLA - Alleanza mondiale per i paesaggi terrazzati

Localizzazione: Canale di Brenta - Valstagna (VI) - Italy

Status: Completed

Anno: 2016

Partner responsabile: Angelo Chemin

Team: Ricardo Lunardon, Chiara Nichele, Domenico Patassini, Cinzia Zonta

Organizzazione delle attività nella sede locale del Canale di Brenta (Vicenza) attraverso le competenze dell’Osservatorio Locale per il Paesaggio del Canale di Brenta per il 3° Incontro Mondiale sui Paesaggi Terrazzati, Ottobre 2016.

 

Arch. Ricardo Lunardon: Membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio del Paesaggio del Canale di Brenta ( www.osservatorio-canaledibrenta.it )

Report su Terraced Landscapes 2016: www.terracedlandscapes2016.it

Membri del Team:

Angelo Chemin (storico, capogruppo), Chiara Nichele (urbanista), Ricardo Lunardon (architetto), Domenico Patassini (urbanista), Cinzia Zonta (agricoltore)

Comitato Organizzativo:

Franco Alberti (Regione del Veneto), Luca Bonardi (Università di Milano), Enrico Fontanari (Università di Venezia), Donatella Murtas (ITLA), Maruja Salas (ITLA), Timmi Tillmann (ITLA), Mauro Varotto (Università di Padova),

International ITLA Committee:

Mourik Bueno de Mesquita, Manuel Aguirre (Peru) Heather Peters (Thailand-USA) David Feingold (USA) Lucka Azman (Slovenia) Noriyuki Baba (Japan)

 

ATTIVITA'

Contributo nel Comitato Scientifico, organizzazione happening, organizzazione e gestione gruppi di lavoro, Graphic Design e Comunicazione, incontri con le comunità e le associazioni di categoria, serate tematiche, guida degli eventi principali.

Sede del Canale di Brenta + altre 9 sedi in tutta Italia. Discussioni a Venezia-Padova, 6-15 Ottobre 2016

 

I TERRAZZAMENTI DELLA VALBRENTA

La Val Brenta è una stretta incisione fra i massicci delle Prealpi Venete che collega la pianura vicentina al Trentino (lunga 35 km, larga 4 km): in epoca storica era sede di una via di pellegrinaggio (via Francigena) e poi di commercio del legname (per la Repubblica Veneziana). A partire dal 1700 nella valle si è diffusa una fiorente coltivazione del tabacco che per tre secoli è stata la forma prevalente di sostentamento della popolazione, conducendo all’edificazione di ampi sistemi di terrazzamenti sui versanti montuosi, con una estensione complessiva di 230 km e un’altezza massima dei muri in pietra che raggiunge i 7 m.

Nel secondo dopoguerra la tabacchicoltura ha visto un rapido abbandono, con una diminuzione delle coltivazioni nei Comuni della valle fino al 90%. Questo abbandono della tabacchicoltura ha lasciato un paesaggio terrazzato che costituisce per gli abitanti un importante patrimonio del passato, ma anche un rischio per la minaccia di frane che grava sui centri abitati sottostanti. Per questo a partire dal 2000 sono state avviate una serie di iniziative per lo studio, la manutenzione e il recupero dei terrazzamenti che, non potendo contare sul sostegno di coltivazioni di pregio, si sono basate sul coinvolgimento della popolazione, della valle e dei centri urbani vicini, al fine di contrastare il degrado del paesaggio terrazzato.

A queste attività hanno contribuito i Comuni dell’Unione Montana del Brenta insieme alla Regione Veneto, alle Università di Padova e IUAV di Venezia. Il percorso di valorizzazione dei terrazzamenti ha avuto numerosi esiti: il progetto europeo “ALPTER”, per lo studio dei terrazzamenti nelle Alpi (2005-2008); la costituzione dell’Osservatorio del Paesaggio del Canale di Brenta, con un importante coinvolgimento delle scuole; l’attivazione di fondi europei per il recupero dei muri a secco, tramite l’approccio Leader del Programma di Sviluppo Rurale; fino alla nascita di un’associazione di volontariato come “Adotta un terrazzamento”, per il recupero dei terreni abbandonati tramite la piccola coltivazione a uso personale.