Chi l’ha detto che il fonoassorbimento non può diventare un momento di sperimentazione artistica?

Il progetto richiedeva una riprogettazione degli spazi del locale, nonché un nuovo progetto di contenimento acustico per le attività: cooking + music.

Interazione con l’arte, sperimentazione interattiva, l’essere differente, l’era digitale, la curiosità, la percezione della città in movimento, la facilità di gestione del sistema, l’interazione con l’artigianato locale, la percezione delle persone, la sostenibilità del progetto e del processo, i materiali di carattere e durevoli nel tempo, la rapida installazione degli elementi, come la loro rapida rimozione.

Queste sono le keyword seguite per l’ideazione scenica di questo ambiente: un luogo di incontro che deve necessariamente esprimere la sua nuova anima, garantendo il massimo grado di rispondenza acustica in base agli eventi che di volta in volta vengono proposti: en plein air conversation, music, lighting, exhibition, ceramic, drinking, food, cooking.

Gli stessi proprietari producono ceramiche artistiche vendute in tutto il mondo: quale momento più interessante per creare un bar-boutique in cui far vedere le capacità artistiche e culinarie dei padroni di casa.

La struttura a traliccio è un vero e proprio ‘sistema di sostegno’ che crea una nuova componente visual e di arredo per il locale: per gli elementi superiori di fonoassorbimento, ma anche per nuovi dispositivi luminosi che creano dinamicità e unicità all’ambiente interno, led flessibili rgb che possono cambiare in pochissimi secondi le caratteristiche cromatiche del locale, molto visibile dall’esterno tramite grandi vetrate, in costante dialogo con l’area circostante.